Chirurgia alluce valgo
La storia di questa paziente dimostra che un intervento alluce valgo sembra soggetto a “mutevoli influssi”
La chirurgia alluce valgo si dovrebbe praticare mediante tecniche razionali e attendibili.
I risultati della chirurgia devono essere costanti e non affidati al caso oppure alla “buona sorte”.
In questa radiografia si vede che la testa del 1° metatarso, dopo un intervento per alluce valgo, è stata frammentata in più parti. È stato causato un grave danno.
A distanza di mesi la testa è consolidata, ma la frammentazione e lo spostamento della testa sono ancora evidenti. La paziente non può camminare.
La radiografia laterale mostra che la testa del 1° metatarso si è spostata verso l’alto. L’intervento non ha fissato la testa.
La paziente ha camminato, appoggiando il piede operato senza alcuna tutela. L’operatore ha prescritto di camminare subito dopo l’intervento, dicendo di non preoccuparsi troppo per il dolore e per il piede gonfio.
La radiografia dopo sei mesi dimostra che l’osso operato ancora non si è saldato.
La signora dice: “Il piede mi fa molto male. Il dolore si è spostato sotto la pianta, sotto le dita. Doveva capitare proprio a me? Ma allora è come un gratta e vinci?”
La radiografia mostra che la rottura si è consolidata, ma il 1° metatarso è proprio sollevato dal suolo. Le teste metatarsali laterali sono state sottolineate per mostrare che il carico avviene su di esse.
Si è creata la Metatarsalgia, malattia ben più grave dell’Alluce Valgo.
Abbiamo compreso il problema, ora faremo un intervento positivo per questa signora.