La distorsione della caviglia può essere una lesione molto seria che comporta la rottura dei legamenti della caviglia.
Se cerchi maggiori informazioni sulla distorsione alla caviglia e i suoi tempi di recupero, allora ti consigliamo di restare su quest’articolo.
La distorsione alla caviglia è uno dei traumi più frequenti e ricorrenti sia in ambito sportivo sia nella vita di tutti giorni. La distorsione della caviglia è dieci volte più frequente della distorsione del ginocchio. Non si comprende come mai le lesioni del legamento crociato del ginocchio molto spesso vengono ricoverate ed operate. Perché non si operano chirurgicamente le lesioni dei legamenti della caviglia? Questo avviene perché non si comprende la gravità della lesione. Non si capiscono le conseguenze molto gravi delle rotture dei legamenti quando vengono trascurate e trattate in maniera inadeguata.
Quali sono gli sport che sono maggiormente coinvolti nei traumi della caviglia?
Sicuramente, tutte le attività ad alta intensità e impatto con il suolo, tra queste:
- Calcetto;
- Pallavolo;
- Basket;
- Corsa;
- Pallacanestro;
Quando parliamo di distorsione alla caviglia ci riferiamo ad una sollecitazione eccessiva dell’articolazione. L’infortunio tramite l’inversione e rotazione della parte interna del piede è la più comune. Solo raramente avviene la distorsione che fa girare il piede all’esterno (legamento deltoideo o tibio-scafoideo). Quali sono i fattori che predispongono la distorsione della caviglia?
Tra questi:
- Appoggio del piede sbagliato;
- Irregolarità del terreno;
- Caduta dopo un salto sul piede di un altro giocatore;
- Instabilità data da distorsioni avvenute in precedenza;
- In seguito ad un trauma diretto (“entrata” di un avversario).
Come classificare una distorsione alla caviglia
Esistono diversi modi per classificare una distorsione alla caviglia:
- Distorsione per la prima volta: in poche parole il momento in cui compare la lesione per la prima volta.
- Distorsione su precedenti: lesione che compare dopo una prima distorsione.
- Distorsione inveterate: si causa principalmente a seguito di distorsioni molto frequenti (si domanda al paziente quante distorsioni gli capitano in un anno).
Le distorsioni che interessano la caviglia vengono suddivise in base al grado della loro gravità. Le distorsioni della caviglia possono essere classificate come distorsioni di primo, secondo e terzo grado.
- 1: quando non è presente una rottura dei legamenti (i legamenti sono allungati, “stirati”);
- 2: rottura riferita al legamento PERONEO ASTRAGALICO ANTERIORE;
- 3: rottura del legamento PERONEO ASTRAGALICO ANTERIORE e del PERONEO CALCANEALE.
Quando parliamo di distorsioni di primo grado intendiamo quelle più lievi, ovvero dove non sono riscontrate delle rotture. Nelle distorsioni di secondo grado il legamento PERONEO ASTRAGALICO ANTERIORE si rompe in modo parziale, a questo livello sono presenti anche degli ematomi. Per quanto riguarda le distorsioni di terzo grado sono in assoluto quelle più gravi determinano una grande instabilità oltre alla rottura dei legamenti PERONEO ASTRAGALICO ANTERIORE e del PERONEO CALCANEALE.
Distorsione della caviglia: il gonfiore
I segni più tipici della distorsione alla caviglia possono variare a seconda del tipo di problematica. In generale, si tratta di un classico gonfiore e in molti casi può essere accompagnato da un ematoma. Il gonfiore può interessare diversi punti della caviglia, l’ematoma può essere molto più evidente attraverso il livido.
Oltre a questi classici sintomi, è possibile riscontrare una problematica nella deambulazione, una diminuzione delle funzionalità del piede e incapacità a caricare il tutto il peso del corpo sulla caviglia infiammata. Nel momento in cui ci troviamo davanti ad una distorsione della caviglia è opportuno eseguire un esame radiografico per escludere qualsiasi frattura. Tra gli altri esami che possono essere utili troviamo: radiografia, risonanza magnetica, TAC.
La radiografia rimane uno degli esami principali, è basilare per valutare la conformazione ossea del piede. La risonanza magnetica ci aiuta a valutare i legamenti, la TAC è molto importante per diagnosticare delle lesioni cartilaginee
Distorsione alla caviglia: rimedi
Quando ci troviamo davanti ad una distorsione della caviglia è importante intervenire subito. Si tratta di un infortunio che richiede un intervento tempestivo, soprattutto per poter bloccare la caviglia il prima possibile. Essenziale, quindi, è intervenire prontamente per evitare dei problemi in futuro. Alcune patologie possono svilupparsi da una distorsione della caviglia non curata o comunque sottovalutata.
Distorsione alla caviglia: tempi di recupero
I tempi di recupero per quanto riguarda la distorsione della caviglia dipendono principalmente dal grado di distorsione. Infatti, come anticipato, possono essere di tipo lieve fino ad arrivare a quelle di tipo grave. Le tempistiche dipendono dalla gravità della distorsione e dai trattamenti effettuati, tra questi:
Elevazione: in questo caso è importante alzare la caviglia leggermente sopra il livello del petto per circa 3 ore al giorno. Questa tecnica è molto utile per ridurre i gonfiori ed ematomi.
Compressione: il gambaletto elastico oppure la cavigliera elastica in NEOPRENE sono molto utili nel ridurre il gonfiore di qualsiasi tipo.
Ghiaccio: le applicazioni locali di ghiaccio si praticano 5 volte al giorno, ATTENZIONE! Non devono superare i 15 minuti.
Riposo: l’atleta infortunato dovrebbe stare qualche giorno a letto a riposo, oppure rimanere a casa per atttuare tutti i metodi che limitano il danno riportato dalla caviglia. L’appoggio è vietato nelle prime due settimane e si cammina con due stampelle. Dopo 15 giorni si appoggia il piede al suolo. Le stampelle si portano per 1 mese.
Parlando di tempi di recupero, in linea generale i tempi vanno dai 10 ai 20 giorni per le distorsioni di primo grado. Dai 20 ai 40 giorni per delle distorsioni di secondo grado, mentre dai 60 ai 70 giorni per delle distorsioni molto serie.
Distorsione della caviglia: cosa fare?
Quando ci troviamo davanti ad una distorsione della caviglia di primo grado la prima cosa da fare è applicare del ghiaccio. Una volta applicato il ghiaccio, è molto importante bendare la parte coinvolta, senza che risulti troppo stretto.
Per quanto riguarda le distorsioni di secondo grado, il gonfiore si presenta dopo pochi minuti e sono presenti anche degli ematomi. Anche in questo caso è utile applicare del ghiaccio e successivamente fasciare la parte colpita, ovviamente, è utile recarsi subito in una struttura idonea se il dolore diventa particolarmente forte. Le distorsioni di terzo grado sono molto dolorose, il soggetto infortunato non è in grado di muovere la caviglia in alcun modo. Il primo step da fare è l’applicazione del ghiaccio, successivamente è opportuno recarsi al pronto soccorso.
La fisioterapia
Prendendo in considerazione i tempi di recupero che possono essere sempre diversi, esistono degli obiettivi e step principali da seguire durante la riabilitazione:
- Come prima cosa è molto importante che il dolore sia eliminato in maniera definitiva, oltre al dolore è importante eliminare anche il gonfiore.
- Successivamente, è essenziale riprendere il movimento e l’elasticità.
- Ricominciare a utilizzare la caviglia con uno scopo funzionale.
- Aumento della potenza del muscolo.
- Miglioramento della stabilità della caviglia.
Questi obiettivi sono raggiungibili solo attraverso a determinate terapie, per questo motivo la fisioterapia gioca un ruolo molto importante. Si tratta dell’unico metodo in grado di consolidare i risultati ottenuti e se praticata con costanza è essenziale per non avere delle ricadute nel futuro.
Perché rivolgersi al medico
Anche se ci troviamo davanti ad una distorsione della caviglia che non sembra particolarmente grave, è importante recarsi da un medico se il dolore persiste.
L’importante è rivolgersi ad un ortopedico di fiducia se riscontriamo:
- La dinamica del trauma è stata particolarmente intensa;
- Il dolore e soprattutto il gonfiore non diminuiscono o migliorano nell’arco di 3/4 giorni;
- L’ematoma è di grandi dimensioni e significativo;
- Vengono riscontrati altri sintomi come febbre o un senso di malessere.
Il corpo umano può superare due o tre violente distorsioni della caviglia. I legamenti della caviglia (contrariamente al legamento crociato anteriore del del ginocchio) possono riparare con immobilizazione iniziale di un mese e successiva riabilitazione.
Quando un paziente soffre per la instabilità cronica della caviglia dopo aver subito troppe distorsioni non può continuare l’attività sportiva. Nei casi più gravi non si riesce nemmeno a svolgere una vita normale per il pericolo delle storte e delle cadute.
Si possono ricostruire i legamenti della caviglia esattamente come il legamento crociato anteriore del ginocchio. E’ importante restituire la stabilità alla caviglia e permettere il ritorno allo sport e alla vita normale, senza pericolo di distorsioni.
Dopo che lo Specialista ortopedico ha sottoposto il paziente ad un intervento chirurgico per migliorare le condizioni della caviglia è necessario:
- Immobilizzare la caviglia per un determinato periodo;
- Fare in modo che non subisca alcun danno o urto;
- Svolgere un programma di riabilitazione.
Una caviglia compromessa può richiedere adeguato tempo e impegno prima di tornare alle sue funzionalità e guarigione completa. I tempi di recupero possono variare ma è importante che il soggetto interessato non sforzi la caviglia o la sottoponga a pressioni per alcuna ragione. Molto importante è seguire le indicazioni dell’ortopedico sia prima sia dopo la riabilitazione.
Conclusioni: Nonostante si tratti di un trauma molto frequente, la distorsione della caviglia non va presa alla leggera e va sempre curata con la giusta attenzione.
Essenziale, in questo caso, è l’intervento di un medico ortopedico competente ed in grado di comprendere quale sia la giusta cura per la problematica di ogni paziente. Come in tutti i casi si tratta di un problema assolutamente soggettivo, ogni caso varia da paziente a paziente.
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Il Dott. Andrea Scala ha conseguito il suo diploma di Laurea in Medicina e Chirurgia presso la Università Cattolica del S. Cuore – Policlinico “A. Gemelli” di Roma con la discussione della tesi sperimentale, elaborata presso l’Istituto di Clinica Ortopedica diretta dal Prof. G.F. Fineschi, dal titolo: “Studio delle modificazioni cellulari indotte dai metalli di comune impiego in Chirurgia Ortopedica”, riportando il massimo dei voti. E’ specialista in Traumatologia e Ortopedia, specialista in Medicina dello Sport. Dal 1984 al 1988 è stato Assistente del Prof. Pisani nell’Ospedale di Alba (CN), il primo in Italia specializzato nella cura delle patologie della Caviglia e del Piede. Il Dott. Andrea Scala nel 1998 ha impiantato per primo la Protesi di Caviglia a Roma. Grazie ai numerosi anni di esperienza nel settore, alla formazione continua e alla pratica chirurgica effettuata in prestigiosi Centri Ospedalieri e Universitari italiani ed esteri, il Dott. Scala garantisce ai propri pazienti risultati eccellenti, ottenuti attraverso tecniche chirurgiche innovative, accurati studi sul singolo caso clinico e attuazione di terapie di ultima generazione per agevolare e accelerare la rigenerazione dei tessuti. I trattamenti per cui è specializzato sono:
Protesi caviglia
Piede paralitico
Malattia di Haglund
Alluce valgo
Legamenti della caviglia
Alluce rigido
Piede piatto
Neuroma di Morton
Il Dott. Scala è l’unico chirurgo ortopedico specialista italiano iscritto alla Società Francese di Chirurgia della caviglia e del piede. Svolge la propria attività professionale presso la Casa di Cura ARS MEDICA in Via Cesare Ferrero di Cambiano, 2900191 ROMA. Prenota una visita specialistica al numero +39 335 766 2164 o invia una mail all’indirizzo info@footsurgery.it.