L’alluce Valgo viene presentato come una chirurgia di poco conto e come un intervento innocuo. Non è così, le conseguenze sono spiacevoli.

Alluce valgo. Le diverse tecniche e i risultati. Il delirio delle recidive. Come orientarsi?

Come si è modificata negli anni la Chirurgia ortopedica in tema di alluce valgo?

Fino agli anni ’70 l’intervento puntava a rimettere diritto l’alluce valgo trazionando con robusti punti di sutura la capsula articolare. Era un intervento molto doloroso e molto frustrante perché l’alluce recidivava in valgo molto spesso.

Sempre negli anni ’70 si è diffusa la notizia che i PODIATRI AMERICANI (una classe di professionisti che opera negli USA e che in Europa non esiste), avevano iniziato ad usare la fresa ad alta velocità del dentista per rompere l’osso dell’alluce e del metatarso per la correzione dell’alluce valgo. I PODIATRI AMERICANI operavano in Ambulatorio senza ricovero e facevano questo intervento in anestesia locale, proprio come opera il dentista.

Alcuni ortopedici italiani provarono ad adottare quella tecnica, ma i risultati furono disastrosi e questa tecnica è stata abbandonata.

Quale è stata l’evoluzione della correzione dell’alluce valgo?

Si è compreso che la vera deformità non era colpa dell’alluce, ma del 1° metatarso, che si divarica dagli altri. Per risolvere l’alluce valgo occorre curare lo spostamento del primo metatarso e avvicinarlo di nuovo agli altri. Più è grande la cipolla più è spostato il 1° metatarso. La cura consiste nel fare un grande spostamento del 1° metatarso. Il metatarso si taglia con molta cura, viene messo parallelo al 2° e viene fissato in modo tale che non si sposta nuovamente.

Questo intervento si chiama OSTEOTOMIA.

Che cosa succede se il 1° metatarso non viene adeguatamente spostato?

Se il professionista opera solo l’alluce, l’alluce valgo ritorna. Se il professionista sposta poco il 1° metatarso, l’alluce valgo ritorna. Se il professionista non fissa le ossa che ha rotto, aumenta il rischio che l’alluce valgo torna.

C’è una differenza tra l’uso della micro-sega chirurgica e la fresa ad alta velocità?

Sì, c’è molta differenza. La sega oscillante ha uno spessore di 1 millimetro e taglia l’osso di netto  senza causare perdita di sostanza e senza causare accorciamento. La fresa ad alta velocità è spessa 2 o 3 milllimetri e funziona con una rotazione che erode l’osso. Dopo la rottura il 1° metatarso è accorciato.

E’ importante lo spostamento del 1° metatarso?

Lo spostamento del 1° metatarso non è uguale per tutti i casi. Non si può fare la medesima tecnica “in serie” in tutti i casi. Non si può fare un intervento ripetitivo ed in poco tempo per tutti.

Più è grave la “cipolla” e più è grande è la deviazione del 1° metatarso. Al momento dell’intervento la correzione del 1° metatarso deve essere grande. Il chirurgo deve garantire lo spostamento proporzionale alla gravità della deviazione.

Come si fa a capire se lo spostamento del 1° metatarso è stato corretto ed adeguato?

Si capisce che l’intervento è stato eseguito correttamente quando la testa del 1° metatarso si trova sopra i sesamoidi.

Che cosa sono i sesamoidi?

Sono due piccoli ossicini che tutti noi abbiamo sotto la testa del 1° metatarso. Sono ben visibili nella Rxgrafia. La natura ha messo questi due ossicini ricoperti di carilagini per aiutare il 1° metatarso a sopportate tutto il peso del corpo durante la deambulazione. La deformità dell’alluce valgo è data dalla deviazione della testa del 1° metatarso. Accade che i sesamoidi rimangono al proprio posto e la testa del 1° metatarso si sposta medialmente per sporgere sotto la pelle. Questa è la formazione della “cipolla”!

Lo schema mostra la testa del 1° metatarsale che si sposta e forma la “cipolla”. Le due frecce indicano la posizione dei due sesamoidi.

Lo schema mostra la testa del 1° metatarsale che si sposta e forma la “cipolla”. Le due frecce indicano la posizione dei due sesamoidi.

 

La Rxgrafia mostra la posizione normale dei due sesamoidi sotto la testa del 1° metatarsale.

La Rxgrafia mostra la posizione normale dei due sesamoidi sotto la testa del 1° metatarsale.

 

La Rxgrafia mostra la visione della pianta del piede. Si vede ancora meglio la posizione normale dei due sesamoidi sotto la testa del 1° metatarsale. Dopo l’intervento per alluce valgo la testa del 1° metatarsale deve essere stata rimessa al proprio posto sui sesamioidi. Se no l’intervento non è andato bene.

La Rxgrafia mostra la visione della pianta del piede. Si vede ancora meglio la posizione normale dei due sesamoidi sotto la testa del 1° metatarsale. Dopo l’intervento per alluce valgo la testa del 1° metatarsale deve essere stata rimessa al proprio posto sui sesamioidi. Se no l’intervento non è andato bene.

 

I sesamoidi sono la misura della correzione ottenuta con l’intervento dell’alluce valgo?

Occorre verificare sulla Rxgrafia eseguita in piedi sotto carico. Due sono le cose:

1) se la testa del 1° metatarso è stata rimessa a posto sui sesamoidi l’intervento è stato eseguito bene.

2) se la testa del 1° metatarso NON è stata rimessa a posto sui sesamoidi l’intervento NON è stato eseguito bene.

Ancora meglio è eseguire PRIMA dell’intervento e DOPO l’intervento la Rxgrafia che mostra la visione della pianta del piede. Il professionista che non fa questo esame non è accurato.

Quale è la tecnica infallibile per l’alluce valgo?

La tecnica infallibile non esiste. Ogni professionista sceglie l’intervento per il bene del paziente in scienza e coscienza. La teoria della ortopedia dice che è perfetta quella operazione quella che corregge definitivamente la deformità e assicura che l’alluce operato non torni valgo.

E’ stata pubblicata una tecnica che corregge la deformità e evita la recidiva?

Nel 2013 ho inviato in USA la documentazione pre-operatoria e post-operatoria di una serie di più di 40 pazienti operati per alluce valgo. I pazienti operati sono stati rivisti a distanza di dieci anni dall’intervento. Non erano presenti recidive. Il lavoro è stato pubblicato con la dicitura “INNOVATING TECHNIQUE”, che non ha bisogno di traduzione.

Potete approfondite la conoscenza della tecnica del Dott. Andrea Scala per il trattamento dell’alluce valgo recidivo consultando l’articolo su questo tema pubblicato dalla rivista americana Foot & Ankle Specialist:

Andrea Scala MD, Domenico Vendettuoli, MD “Modified Minimal Incision Subcapital Osteotomy for Hallux Valgus Correction” Volume: 6 issue: 1, page(s): 65-72 . Article first published online: January 4, 2013; Issue published: February 1, 2013

La tecnica di osteotomia è valida anche nei casi di operazioni che non sono andate bene e sono recidivate?

Nel 2019 ho inviato in USA la documentazione pre-operatoria e post-operatoria di una serie di 52 pazienti operati per la recidiva dell’alluce valgo. La tecnica è risultata molto valida anche per la correzione degli esiti di interventi andati male.

Potete approfondite la conoscenza della tecnica del Dott. Andrea Scala per il trattamento dell’alluce valgo recidivo consultando l’articolo su questo tema pubblicato dalla rivista americana Foot & Ankle Specialist:

Andrea Scala, MD, Massimo Cipolla, MD, Silvana Giannini, MD, PhD, Giulio Oliva, MD  “The Modified Subcapital Metatarsal Osteotomy in the Treatment of Hallux Valgus Recurrence” First Published October 4, 2019

I pazienti si informano costantemente sul WEB alla ricerca dei rimedi e delle soluzioni che sono confacenti al proprio caso. Il professionista deve fornire ai pazienti una informazione attendibile e chiara. Rimaniamo incerti e indecisi di fronte a professionisti che non pubblicano i propri risultati.

Contatta Il Dott. Scala

Il Dott. Andrea Scala ha conseguito il suo diploma di Laurea in Medicina e Chirurgia presso la Università Cattolica del S. Cuore – Policlinico “A. Gemelli” di Roma con la discussione della tesi sperimentale, elaborata presso l’Istituto di Clinica Ortopedica diretta dal Prof. G.F. Fineschi, dal titolo: “Studio delle modificazioni cellulari indotte dai metalli di comune impiego in Chirurgia Ortopedica”, riportando il massimo dei voti. E’ specialista in Traumatologia e Ortopedia, specialista in Medicina dello Sport. Dal 1984 al 1988 è stato Assistente del Prof. Pisani nell’Ospedale di Alba (CN), il primo in Italia specializzato nella cura delle patologie della Caviglia e del Piede. Il Dott. Andrea Scala nel 1998 ha impiantato per primo la Protesi di Caviglia a Roma. Grazie ai numerosi anni di esperienza nel settore, alla formazione continua e alla pratica chirurgica effettuata in prestigiosi Centri Ospedalieri e Universitari italiani ed esteri, il Dott. Scala garantisce ai propri pazienti risultati eccellenti, ottenuti attraverso tecniche chirurgiche innovative, accurati studi sul singolo caso clinico e attuazione di terapie di ultima generazione per agevolare e accelerare la rigenerazione dei tessuti. I trattamenti per cui è specializzato sono:

Protesi caviglia
Piede paralitico
Malattia di Haglund
Alluce valgo
Legamenti della caviglia
Alluce rigido
Piede piatto
Neuroma di Morton

Il Dott. Scala è l’unico chirurgo ortopedico specialista italiano iscritto alla Società Francese di Chirurgia della caviglia e del piede. Svolge la propria attività professionale presso la Casa di Cura ARS MEDICA in Via Cesare Ferrero di Cambiano, 2900191 ROMA. Prenota una visita specialistica al numero +39 335 766 2164 o invia una mail all’indirizzo info@footsurgery.it.