La protesi della caviglia di Mario M. 6 anni dopo
Quando il sig. Mario era giovane ha giocato molto a calcio e ha subito molte gravi distorsioni della caviglia. La instabilità della caviglia ha progressivamente rovinato la cartilagine articolare. Ha iniziato a soffrire di fortissimi dolori a causa della grave artrosi della caviglia. Si è dunque sottoposto ad intervento chirurgico 6 anni fa.
Oggi, durante una visita di controllo, abbiamo colto l’occasione per documentare come la protesi continui a funzionare perfettamente permettendo al sig. Mario di camminare senza problemi.
Negli anni passati, dopo l’intervento, è stato documentato il caso clinico del sig. Mario come testimonia questo articolo presente sul sito.
Adesso invece vediamo come si è evoluta positivamente la sua situazione e come, grazie alla protesi della caviglia, la sua vita sia migliorata.
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Cosa in questo caso invece NON deve essere fatto
In questi casi l’artroscopia della caviglia è perfettamente inutile. Anzi può essere dannosa perché fa infiammare l’articolazione e peggiorare il dolore. Ancora peggio può fare l’intervento chirurgico di rimozione dei pezzetti d’osso intorno all’articolazione. E’ un intervento dannoso perché si pratica una incisione non solo inutile, ma che può danneggiare quella che si deve fare per impiantare la protesi.
La cosiddetta “pappa di piastrine” o infiltrazione di fattori di crescita piastrinici è inutile oltre che molto costosa perché il danno articolare è molto esteso il beneficio è solo temporaneo.