Con questo caso di Piede Torto ci si rende conto di come la Cultura sia la soluzione in Chirurgia
Il paziente che osserviamo zoppica vistosamente, la gamba malata è più sottile (ipotrofica). Le cicatrici sul tendine d’Achille e sul piede dimostrano che è già stato operato. Ma il piede è rimasto equino varo supinato. Sono gli esiti di un Piede Torto Congenito che non ha ricevuto le dovute cure.
Il Piede Torto Congenito viene diagnosticato alla nascita e fa parte della Cultura medica.
La complessità della deformità spesso non viene compresa. Eppure viene descritta nei libri di Medicina. Questo caso dimostra che non si deve rinunciare alla Cultura.
La Cultura ci informa che nel 1800 Antonio Scarpa, nel 1900 Vittorio Putti con Alessandro Codivilla hanno reso grande l’Italia, perché sono stati veri pionieri della descrizione e del trattamento del Piede Torto Congenito, in anni in cui non c’erano la TAC, la Risonanza magnetica e la Tecnologia.
Nell’epoca di internet non tutto si risolve meccanicamente con la Tecnologia pre-confezionata e con le Protesi predisposte dalle Multinazionali.
Il Piede Torto Congenito deve essere affrontato con un completo progetto pre-operatorio. Solo dopo il piede viene modellato, scolpito e stabilizzato nella corretta posizione.
Il paziente oggetto del video ha incontrato medici che non hanno affrontato questo specifico capitolo del libro di medicina. Il risultato adesso è che il piede è girato verso l’interno (varo e supinato) e non appoggia sulla pianta (equino). Tutto il peso del corpo grava sul 5° metatarso, con un dolore incredibile. La deambulazione è squilibrata e precaria. Questo giovane uomo è un invalido che non può lavorare e ha una vita infelice.
La radiografia nel video mostra che le ossa e le articolazioni del piede dello scheletro sono malformate e spostate. Le articolazioni sono prive di cartilagine, bloccate, dolorose.
Piede Torto Congenito
COME INTERVENIRE
La tenotomia, il trapianto tendineo, le osteotomie, l’innesto di osso sono la cura del Piede Torto Congenito. Il piede viene ricostruito in modo che possa appoggiare la pianta al suolo in maniera stabile e funzionale.
Occorre far uscire questo paziente dallo stato di handicap e di invalidità. Deve avere la possibilità di tornare a camminare, vivere normalmente e lavorare per mantenere la propria famiglia.
Questi casi speciali dimostrano che la Chirurgia è una Cultura, che si studia sui libri e non è solo una pratica che si apprende sul campo. Lo studio assiduo è l’unica guida sicura del professionista, che ripristina la forma e la funzione corretta dell’organismo.