Quando si decide l’intervento dell’alluce valgo occorre stare attenti alla minaccia nascosta: l’alluce valgo recidivato. Molto meglio l’intervento sicuro.
L’alluce valgo non è solo un difetto estetico. E’ una condizione clinica che si accompagna al dolore che può diventare anche molto persistente. Si tratta di una patologia che causa di una deformazione delle dita del piede che si può riscontrare molto di frequente.
E’ costituita dalla deviazione del primo metatarso del piede verso l’interno. Questo porta l’alluce a posizionarsi verso l’esterno, in valgo. La testa del 1° metatarso porta alla formazione di una protuberanza – detta “a cipolla” – che causa di forti dolori e, di conseguenza, innumerevoli disagi nella vita quotidiana di chi presenta questo disturbo.
Molte persone, infatti, fanno fatica a svolgere anche le più normali azioni quotidiane e devono rinunciare a qualche attività per evitare di provare troppo dolore. Si capisce bene che privarsi della bellezza della propria vita è un sacrificio troppo grande soprattutto quando un’operazione all’alluce valgo può risolvere definitivamente il problema.
ATTENZIONE! L’intervento per alluce valgo viene presentato come una “passeggiata”, in anestesia locale, si cammina liberamente subito dopo, si riprende a lavorare il giorno dopo, non ci sono viti, perni, fili metallici, fissazione. L’osso operato viene lasciato al proprio destino. Basta una fasciatura con il cerotto. Ma non si parla mai del pericolo più grande, più triste e più spiacevole: l’alluce valgo recidivato.
L’alluce valgo recidivato è più brutto, più grave e più doloroso dell’alluce valgo originale.
Chi si prende la responsabilità? Non sempre si trova un professionista che affronta volentieri questa grana.
Morale della favola: è meglio fare l’intervento che offre garanzie contro la recidiva.
Il dottor Andrea Scala ha pubblicato negli USA una operazione mini-invasiva. Nella sua casistica non sono presenti recidive.
Potete approfondire la conoscenza della tecnica del Dott. Andrea Scala per il trattamento dell’alluce valgo e il trattamento dell’alluce valgo recidivo consultando i suoi due articoli scientifici pubblicati dalla rivista americana Foot & Ankle Specialist:
La RXgrafia PRE-OPERATORIA mostra la deformità dell’alluce valgo. La deviazione del 1° metatarso verso l’interno. La testa del 1° metatarso porta alla formazione di una protuberanza detta “ cipolla”. L’alluce privato dell’appoggio va a posizionarsi verso l’esterno, in valgo.
La RXgrafia POST-OPERATORIA mostra la correzione ottenuta con la tecnica personale del dott. Andra Scala. Questa correzione viene resa permanente dal filo metallico che stabilizza la osteotomia. L’alluce non può tornare! L’alluce operato non è più angolato. Il 1° metatarso è parallelo al 2°. I sesamoidi sono sotto la testa del 1° metatarsale.
Alluce valgo: cos’è e come si presenta
Abbiamo visto che l’alluce valgo è quella patologia in cui l’alluce assume una posizione anomala e dove il primo metatarso devia verso l’interno. Un disturbo molto doloroso che può creare una protuberanza infiammata “a cipolla”. L’alluce col passare del tempo, andando a premere sul secondo dito del piede tende a scivolare sotto le altre dita. Il secondo dito si sovrappone all’alluce creando quello che viene definito il “dito a martello”.
Una situazione che, se non curata e nei casi più gravi, tenderà anche a portare fuori asse l’intero avampiede che comporterà, come si può intuire, non solo dolore ma anche importanti problemi sulla postura e l’andamento del soggetto che soffre di questa patologia.
Riconoscere sin da subito l’alluce valgo – per poi rivolgersi immediatamente ad uno specialista della cura ortopedica del piede – non è semplice, ma nemmeno impossibile. La patologia, infatti, si presenta all’inizio con arrossamenti e con la presenza di un rigonfiamento posizionato vicino all’attaccatura dell’alluce. È in questa prima fase che è consigliato rivolgersi allo specialista. Non facendolo e trascurando questo disturbo, infatti, si andrà incontro alla naturale trasformazione della patologia con un rigonfiamento che, se prima era solo fastidioso, ora diventerà doloroso e che, se ulteriormente trascurato, porterà anche ad alterazioni funzionali delle articolazioni del piede con importanti conseguenze anche sul ginocchio e sull’anca.
Formicolii, edemi, impossibilità di indossare scarpe chiuse, problemi posturali e ulcerazione della pelle sono solo alcune delle altre conseguenze legate alla patologia che si potrebbe andare a collegare, poi, al piede pronato e al piede piatto e, quindi, ad certa rigidità degli arti.
Per questo è fondamentale, già dai primi sintomi, rivolgersi ad uno specialista che consiglierà la cura più adeguata per evitare il peggioramento della situazione.
Alluce valgo: i rimedi soft per curarlo
Prima dell’operazione – che ricordiamo, permette di risolvere ed eliminare una volta per tutte la patologia – i pazienti possono provare anche ad arginare la questione dolore, soprattutto se nelle prime fasi dell’alluce valgo, utilizzando diversi espedienti “soft”, ovvero pratiche leggere che non cancellano il problema, ma lo rimandano.
In particolare, per cercare di sopportare il dolore e alleggerire l’infiammazione, spesso sono utilizzati degli antinfiammatori (che devono comunque essere prescritti da un medico). Si tratta di una cura che offre sollievo momentaneo e che però non permette di svolgere con tranquillità certe attività. Allo stesso modo, alcune persone che soffrono di questa patologia utilizzano plantari e correttori che, nel breve periodo, possono essere di aiuto nel sostenere il peso ed evitare il troppo fastidio.
Anche l’abituale utilizzo di scarpe larghe, comode e che non facciano pressione sulla protuberanza a cipolla può essere una buona soluzione per trovare sollievo momentaneo. Tra le calzature da evitare, poi, si aggiungono anche le scarpe strette, rigide e con i tacchi alti. Di certo questi sono tutti validi aiuti che possono contribuire a tenere a bada il dolore provocato dalla patologia, almeno agli inizi, e che aiutano a non sforzare il piede con carichi eccessivi o sport troppo pesanti. Insomma, di certo un buon modo per non peggiorare il problema, anche se questi sono tutti consigli che non agiranno alla radice della malattia.
In ogni caso è sempre meglio prevenire: al primo sintomo è consigliato consultare un medico chirurgo ortopedico del piede che può suggerire subito al paziente la migliore via da intraprendere per la cura dell’alluce valgo.
Alluce valgo e operazione: ecco quando è consigliata
Nel momento in cui le cure preliminari a base di antinfiammatori e la fisioterapia non bastano più, quando il soggetto che soffre di alluce valgo non riesce più a camminare e soffre di dolori costanti e persistenti allora può essere arrivato il momento di operare.
L’operazione del dottor Scala, è mini-invasiva e non blocca assolutamente l’alluce; anzi, gli lascia libertà di movimento. Nel dettaglio consiste nella osteotomia del 1° metatarsale, che viene allineato nuovamente agli altri metatarsi. Un filo metallico di 1mm mantiene per sempre la correzione ottenuta. E’ l’assicurazione sulla vita dell’alluce.
La Osteotomie sull’alluce e sul 1° metatarso sono mirate e sono eseguite con tecnica mini-invasiva.
Inoltre, si può migliorare l’angolo di valgismo, raddrizzando le superfici cartilaginee, rimuovendo la sporgenza ossea (la cipolla) riportando il piede alla sua posizione naturale.
L’intervento non deve preoccupare, anzi. Si tratta di un momento di liberazione che può essere valutato dallo specialista in qualunque momento della vita del paziente e permetterà a quest’ultimo di tornare alle proprie attività e di muoversi in totale libertà e senza dolore.
Ovviamente dopo l’intervento, il paziente dovrà seguire scrupolosamente tutte le indicazioni fornite dallo specialista e osservare un periodo di riposo per scongiurare eventuali rigonfiamenti della zona.
Dopo la prima medicazione, poi, il soggetto potrà tornare a camminare avvalendosi di apposite scarpe post-operatorie e in meno un mese sarà possibile tornare alle proprie attività. Basteranno, invece, due mesi circa per ritornare a fare sport e allenamenti.
Tutto questo sarà possibile solo seguendo tutte le indicazioni e il piano di recupero post-operatorio del dottor Scala che sarà studiato e ritoccato in base ai miglioramenti del paziente.
Soffri di alluce valgo? Se vuoi capire come risolvere la tua problematica contatta subito il dottor Scala.
Contatta Il Dott. Andrea Scala
Il Dott. Andrea Scala ha conseguito il suo diploma di Laurea in Medicina e Chirurgia presso la Università Cattolica del S. Cuore – Policlinico “A. Gemelli” di Roma con la discussione della tesi sperimentale, elaborata presso l’Istituto di Clinica Ortopedica diretta dal Prof. G.F. Fineschi, dal titolo: “Studio delle modificazioni cellulari indotte dai metalli di comune impiego in Chirurgia Ortopedica”, riportando il massimo dei voti. E’ specialista in Traumatologia e Ortopedia, specialista in Medicina dello Sport. Dal 1984 al 1988 è stato Assistente del Prof. Pisani nell’Ospedale di Alba (CN), il primo in Italia specializzato nella cura delle patologie della Caviglia e del Piede. Il Dott. Andrea Scala nel 1998 ha impiantato per primo la Protesi di Caviglia a Roma. Grazie ai numerosi anni di esperienza nel settore, alla formazione continua e alla pratica chirurgica effettuata in prestigiosi Centri Ospedalieri e Universitari italiani ed esteri, il Dott. Scala garantisce ai propri pazienti risultati eccellenti, ottenuti attraverso tecniche chirurgiche innovative, accurati studi sul singolo caso clinico e attuazione di terapie di ultima generazione per agevolare e accelerare la rigenerazione dei tessuti. I trattamenti per cui è specializzato sono:
Protesi caviglia
Piede paralitico
Malattia di Haglund
Alluce valgo
Legamenti della caviglia
Alluce rigido
Piede piatto
Neuroma di Morton
Il Dott. Scala è l’unico chirurgo ortopedico specialista italiano iscritto alla Società Francese di Chirurgia della caviglia e del piede. Svolge la propria attività professionale presso la Casa di Cura ARS MEDICA in Via Cesare Ferrero di Cambiano, 2900191 ROMA. Prenota una visita specialistica al numero +39 335 766 2164 o invia una mail all’indirizzo info@footsurgery.it.