L’alluce valgo è una deformazione che coinvolge la parte anteriore del piede e che deriva da una deviazione dell’alluce, appunto, verso le altre dita del piede.
Si tratta di uno spostamento graduale e che può essere più o meno importante e di differenti livelli di dolorosità, che in ogni caso arriva a causare un rigonfiamento laterale a livello del primo metatarso.
In questo senso, l’angolo tra il metatarso dell’alluce e quello del secondo dito si modifica progressivamente, con uno spostamento della base dell’alluce verso l’esterno e conseguenti infiammazioni della borsa mucosa che si trova alla base dell’impianto dell’alluce stesso.
Chi soffre di questa patologia dolorosa deve quindi rivolgersi quanto prima ad un medico specialista ortopedico del piede per cercare di correggere l’alluce valgo ed evitare una deformazione più importante. Il dottor Scala da molti anni cura proprio queste patologie con successo: ecco perché fissare un appuntamento con lui per un consulto gioverà alla salute dei vostri piedi.
Correzione alluce valgo: quando occorre l’intervento
Capita a volte che i soggetti non si rivolgano subito allo specialista o che sottovalutino la propria patologia. Ecco che allora in questi casi il medico chirurgo può arrivare consigliare l’operazione per eliminare definitivamente il problema. Non tutti gli interventi sono uguali: il dottor Scala, per esempio, effettua un tipo di operazione non invasiva ed innovativo che permette al soggetto di recuperare le proprie attività in tempi rapidi.
Grazie alla sua esperienza pluriennale, infatti, il dottor Scala opera in totale sicurezza e con una tecnica mini-invasiva percutanea che consiste nel sezionare l’osso per spostarlo lateralmente riallineandolo con gli altri metatarsi. Si pensi che già dopo l’intervento il paziente deambula con apposite scarpe post-operatorie e di solito circa dopo un mese può addirittura riprendere le proprie attività. Persino gli sportivi possono ricominciare l’allenamento, tornando in pochi mesi all’attività agonistica, senza nessuna rinuncia.
Questa è l’unica cura definitiva in grado di eliminare il dolore dovuto all’alluce valgo, in tutte quelle situazioni in cui la malformazione a carico delle dita del piede è già avvenuta.
Il paziente può valutare l’intervento di correzione dell’alluce valgo?
Certamente che sì! Il paziente deve essere in grado di apprezzare da solo se l’intervento è andato bene.
E’ molto semplice e non ci vuole una scienza. Guardando il piede operato si osservano i seguenti elementi clinici:
– allineamento dell’alluce e la scomparsa della “cipolla”;
– scomparsa o attenuazione delle callosità dolorose sulle dita e sotto la pianta del piede;
– scomparsa o attenuazione delle callosità dolorose sotto la pianta del piede;
– scomparsa del 2° dito “a martello”;
– allineamento delle dita del piede.
Guardando la RXgrafia in trasparenza contro una lampada si osservano i seguenti elementi nella RXgrafia. E’ molto semplice e non ci vuole una scienza. Non viene richiesto di essere specialisti in radiologia, ma solo di farsi un idea:
– l’alluce è allineato, non c’è angolo con il metatarso. Il sottile filo metallico che si vede è il sostegno dato all’alluce operato ed è l’assicurazione che l’alluce non tornerà mai più.
– il 1° ed il 2° metatarsale non sono divaricati, sono quasi paralleli. Il sottile filo metallico che si vede è il sostegno dato al metatarso operato ed è l’assicurazione che il metatarso non sarà più divaricato dagli altri.
– i sesamoidi non sono nello spazio tra il 1° ed il 2° metatarsale, ma si trovano centrati sotto la testa del 1° metatarso.
Correzione alluce valgo: la tecnica del dottor Scala
Nei casi più dolorosi e quando la malformazione è già iniziata, allora al soggetto è consigliato l’intervento di correzione dell’alluce valgo. La tecnica mini-invasiva del dottor Andrea Scala permette di svolgere questo intervento con una durata che varia dai 20 ai 30 minuti, generalmente in regime di Day Hospital.
Dopo l’intervento e il ritorno a casa, il paziente dovrà mantenere la fasciatura iniziale per circa 10 giorni, in modo da garantire una prima stabilizzazione della osteotomia del 1° metatarso, in cui è stato effettuato il taglio dell’osso. Dopo la medicazione e la rimozione dei punti, il paziente potrà poi appoggiare i piedi a terra e riprendere a camminare con appositi sandali post operatori.
Dopo tre settimane la fasciatura verrà rimossa e il paziente potrà indossare scarpe da ginnastica larghe in modo da ricominciare le proprie attività senza contatti e pressioni. In occasione dei controlli clinici la gentile paziente vedrà da sola l’alluce valgo corretto e bello diritto. Quando si fanno le RXgrafie di controllo la gentile paziente potrà verificare visivamente come è stata fatta l’operazione. Tutto deve essere in ordine e ben allineato.
La RXgrafia mostra l’angolo di deviazione dell’alluce valgo prima dell’intervento. Anche il paziente può controllare da solo se l’alluce operato è stato messo bello diritto. Il sottile filo metallico che si vede è il sostegno dato all’alluce operato ed è l’assicurazione che l’alluce non tornerà mai più.
La RXgrafia mostra l’angolo della divaricazione del 1° metatarso. Anche il paziente può controllare da solo se il 1° metatarso è stato allineato ed è parallelo al 2° metatarso. Il sottile filo metallico che si vede è il sostegno dato al metatarso operato ed è l’assicurazione che il metatarso non sarà più divaricato dagli altri.
La RXgrafia mostra lo spostamento dei sesamoidi nello spazio tra i due metatarsi. Anche il paziente può controllare da solo se i sesamoidi sono stati correttamente posizionati sotto la testa del 1° metatarso.
Questo dovrebbe essere l’aspetto clinico del piede operato giustamente e correttamente per alluce valgo. E’ la prima cosa che il paziente deve notare.
Correzione alluce valgo: diagnosi e cura senza l’operazione
Il dolore è il sintomo principale dichiarato dai soggetti che soffrono di alluce valgo. La malformazione del piede, infatti, provoca un cambiamento dell’anatomia del piede che, di conseguenza, fa scaturire sintomi dolorosi nel paziente.
Nei casi meno gravi, quando il paziente ha deciso di rivolgersi subito ad uno specialista, il soggetto può correggere l’alluce valgo senza l’operazione chirurgica. In tal senso, la prevenzione gioca un ruolo fondamentale con un consulto medico prima che l’alluce coinvolga le dita o che raggiunga una deviazione. Ovviamente la tempestività dell’accertamento medico (e quindi la velocità con cui la persona si rivolge alla specialista) è fondamentale. Dopo una corretta diagnosi il passo successivo sarà quello di stabilire un percorso di rieducazione posturale, magari coadiuvato dall’utilizzo di un’ortesi plantare in grado di modellare le funzioni del piede.
Per tenere a freno il dolore,poi, lo specialista potrà consigliare l’uso di analgesici e di anti infiammatori allo scopo di ridurre e contenere l’infiammazione e la sofferenza. Ovviamente questa è una soluzione che si può adottare temporaneamente.
Si consideri, poi, che questa è una patologia non genetica che colpisce soprattutto le donne, in età adulta.
Sono diverse le cause che scatenano questa malattia – tra cui non si escludono alcuni fattori di ereditarietà familiare – e i problemi da essa causati di certo variano da persona a persona. Si tratta di una deformità generalmente ben tollerata, ma vi sono casi in cui la patologia è davvero molto dolorosa arrivando persino alla difficoltà di deambulare.
Spesso questa sindrome è accentuata dall’utilizzo di calzature errate per la forma del piede, con tacchi alti oppure troppo avvolgenti, soprattutto nella zona intorno alla punta. Il conflitto con le calzature può arrivare anche a causare forti restrizioni alla libertà, impedendo di muoversi con serenità. Ecco che, dunque, un primo accorgimento sarà quello di cambiare le scarpe ed evitare calzature troppo strette e con i tacchi alti.
Allo stesso tempo modificare le abitudini non basta. Lo specialista, in base alla gravità della situazione, potrà quindi consigliare l’utilizzo di plantari e solette. Ovviamente, ancora una volta, il plantare non risolve il problema definitamente ma di certo, in una prima fase non acuta, ne allevierà i sintomi.
Si ricordi, inoltre, che se l’alluce valgo viene trascurato, tende a peggiorare in maniera progressiva. Negli anni si andrà verso la deformità delle altre dita con conseguenti e forti dolori al piede che renderanno necessaria l’operazione chirurgica.
Alluce valgo: è ora di cambiare le scarpe
Cambiare scarpe alla ricerca di benessere può essere una soluzione interessante per aiutare a sopportare il dolore causato da questa patologia del piede che colpisce moltissime persone.
Come abbiamo anticipato a soffrire di alluce valgo sono soprattutto le donne e, molto spesso, l’utilizzo di scarpe non adeguate aggrava il problema, rendendo insopportabile ogni movimento.
Fortunatamente oggi come oggi sono diverse le proposte di calzature per chi soffre di alluce valgo tutte caratterizzate da una grande elasticità e morbidezza. Questi tipi di scarpe, infatti, devono essere in grado di modellarsi sul piede senza comprimerlo e causare dolore. Le calzature migliori infatti, non devono comprimere, devono avere una suola ed un sottopiede possibilmente ergonomici e le dita si devono poter muovere liberamente.
Il dottor Andrea Scala ha pubblicato negli USA una operazione mini-invasiva. Nella sua casistica non sono presenti recidive.
Potete approfondire la conoscenza della tecnica del Dott. Andrea Scala per il trattamento dell’alluce valgo e il trattamento dell’alluce valgo recidivo consultando i suoi due articoli scientifici pubblicati dalla rivista americana Foot & Ankle Specialist:
Contatta Il Dott. Andrea Scala
Il Dott. Andrea Scala ha conseguito il suo diploma di Laurea in Medicina e Chirurgia presso la Università Cattolica del S. Cuore – Policlinico “A. Gemelli” di Roma con la discussione della tesi sperimentale, elaborata presso l’Istituto di Clinica Ortopedica diretta dal Prof. G.F. Fineschi, dal titolo: “Studio delle modificazioni cellulari indotte dai metalli di comune impiego in Chirurgia Ortopedica”, riportando il massimo dei voti. E’ specialista in Traumatologia e Ortopedia, specialista in Medicina dello Sport. Dal 1984 al 1988 è stato Assistente del Prof. Pisani nell’Ospedale di Alba (CN), il primo in Italia specializzato nella cura delle patologie della Caviglia e del Piede. Il Dott. Andrea Scala nel 1998 ha impiantato per primo la Protesi di Caviglia a Roma. Grazie ai numerosi anni di esperienza nel settore, alla formazione continua e alla pratica chirurgica effettuata in prestigiosi Centri Ospedalieri e Universitari italiani ed esteri, il Dott. Scala garantisce ai propri pazienti risultati eccellenti, ottenuti attraverso tecniche chirurgiche innovative, accurati studi sul singolo caso clinico e attuazione di terapie di ultima generazione per agevolare e accelerare la rigenerazione dei tessuti. I trattamenti per cui è specializzato sono:
Protesi caviglia
Piede paralitico
Malattia di Haglund
Alluce valgo
Legamenti della caviglia
Alluce rigido
Piede piatto
Neuroma di Morton
Il Dott. Scala è l’unico chirurgo ortopedico specialista italiano iscritto alla Società Francese di Chirurgia della caviglia e del piede. Svolge la propria attività professionale presso la Casa di Cura ARS MEDICA in Via Cesare Ferrero di Cambiano, 2900191 ROMA. Prenota una visita specialistica al numero +39 335 766 2164 o invia una mail all’indirizzo info@footsurgery.it.