MALATTIA DI HAGLUND
La Malattia di Haglund è una condizione clinica molto dolorosa che interessa la zona del retropiede.
L’intervento chirurgico per la cura del Morbo di Haglund si esegue in artroscopia e consiste in: 1) asportazione della prominenza ossea con regolarizzazione del profilo calcaneare, 2) asportazione delle borsiti infiammate presenti nell’area, 3) pulizia della infiammazione del tendine d’Achille che è sempre coinvolto nel Morbo di Haglund. Per questo tipo di intervento il Dott. Andrea Scala impiega una tecnologia avanzata con telecamera e strumenti miniaturizzati.
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Cos’è la Malattia di Haglund
La malattia di Haglund è una condizione clinica molto dolorosa del retropiede contraddistinta da tre fattori:
- tendinite del tendine d’Achille alla inserzione sul calcagno
- infiammazione della borsa pre-achillea (posta tra il tendine ed il calcagno)
- sporgenza del margine supero-laterale del calcagno
Questa triade clinico-radiologica colpisce le persone normali, ma sopratutto gli atleti o le persone dedite agli sport a qualsiasi livello. Possono essere presenti fattori costituzionali quali la forma del calcagno e fattori favorenti quali il fondo su cui si corre o le calzature inadeguate.
Cura della Malattia di Haglund
TERAPIA CONSERVATIVA
Occorre impostare un programma di fisioterapia suddiviso in fasi. La sospensione o il rallentamento dell’attività fisica è il primo principio da osservare. Vengono poi utilizzati tutti i mezzi fisici più efficaci per la cura delle tendiniti associati alla terapia manuale e allo stretching del tendine. Quando si è ottenuta la remissione del dolore e si consente all’atleta il ritorno all’attività, si impone poi la modifica dell’allenamento, del fondo su cui si svolge l’attività sportiva e della calzatura. Si utilizzano calze con supporti in silicone. Va studiata la postura dell’atleta e la dinamica dell’appoggio durante il passo. La deviazione in varo del calcagno risulta essere un fattore favorente la malattia di Haglund. Va considerata l’opportunità di confezionare un plantare per correggere i difetti dell’appoggio al suolo.
TERAPIA CHIRURGICA
L’intervento chirugico si esegue in artroscopia.
Mediante l’artroscopia si pratica:
- resezione dell’angolo supero laterale del calcagno;
- escissione della borsa pre-rotulea infiammata
- re-inserzione del tendine d’Achille (solo nei casi in cui il tendine viene parzialmente disinserito per favorire la resezione ossea calcaneale).
Al termine dell’intervento il paziente indossa un tutore a 90° per due settimane.
TRATTAMENTO POST-OPERATORIO
Dopo l’artroscopia si procede con un programma di riabilitazione suddiviso in tre fasi:
- terapia antalgica ed antinfiammatoria; terapia con mezzi fisici e manuali per scollare la cicatrice; chinesi per sbloccare la tibiotarsica e la sottoastragalica
- elettrostimolazioni, massaggi, esercizi di potenziamento muscolare
- abbandono delle stampelle dopo 20 giorni dall’intervento
- ripresa della deambulazione normale e della corsa su fondo erboso
Quando si sia accertata la sparizione della sintomatologia dolorosa, si inizia la graduale ripresa dell’attività sportiva.