Le cronache sportive riportano frequentemente la notizia della ricostruzione del Legamento Crociato Anteriore degli atleti. Pur essendo le distorsioni della caviglia il trauma più frequente durante l’attività sportiva l’intervento di ricostruzione dei legamenti della caviglia non è altrettanto frequente. La ragione è che la caviglia può tollerare diverse distorsioni.
Mostriamo in questo articolo il caso controverso di un calciatore professionista che nonostante le ripetute distorsioni della caviglia ha continuato a giocare. Adesso riesce a malapena a camminare perché la caviglia è completamente bloccata dall’artrosi.
Attenzione a sottovalutare le distorsioni della caviglia
La relativa facilità della guarigione dalle distorsioni della caviglia non deve portare a sottovalutare il pericolo dell’artrosi della caviglia. Molto spesso l’entità delle lesioni della caviglia sono sottovalutate, l’immobilizzazione non è sufficientemente prolungata oppure è errata. La riabilitazione è insufficiente. L’atleta spesso riprende l’allenamento o la competizione troppo presto e si sottopone al rischio di distorsioni recidivanti.
Non serve stringere stretta la caviglia con il Tensoplast.
Quando si fa sport con la lassità legamentosa accade che la caviglia ha “troppo gioco” e non viene correttamente trattenuta all’interno dei malleoli. Il movimento articolare che normalmente è di pochi millimetri con la lassità diventa troppo ampio e la cartilagine letteralmente si consuma.
Le distorsioni della caviglia continue portano all’artrosi
La cartilagine articolare assomiglia ad un gel per il suo elevato contenuto di acqua. Si comprende facilmente come possa ammaccarsi a seguito di un trauma. Si comprende anche molto bene come mai quando i legamenti sono rotti, la caviglia si piega da un lato, generalmente verso l’esterno, e la cartilagine articolare si consuma in maniera asimmetrica.
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Le ripetute distorsioni della caviglia e l’artrosi a questo punto sono solo un lontano ricordo.
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Salve mi chiamo Luca Di benedetto, quando avevo 24 anni dopo una brutta caduta mi sono sfrantumato l’astragalo. Dopo il primo intervento avevo ancora un fortissimo dolore e zoppicavo perche la caviglia era bloccata. Dopo varie visite fatte da altri dottori dei quali nessuno mi dava speranza anzi l’unica soluzione era quella di bloccare la caviglia. Per la mia famiglia questa non era una soluzione quindi, mio fratello, ha comiciato a fare ricerche su internet e ha trovato Dottore Andrea Scala che dopo la prima visita mi ha detto che non c’era bisogno di bloccare la caviglia, infatti dopo il primo intervento post protesi non ho più zoppicato e i dolori sono svaniti. Il dottore ha fatto un lavoro eccellente anche perché io lavoro in piedi, camino moltissimo e prendo molte cose pesanti questo e importante perché non ho bisogno di riposarmi. Bhe vi ho raccontato brevemente la mia storia e adesso faccio i miei ringraziamenti. Grazie mille al dottor Andrea Scala e alla sua equipe che hanno una professionalità unica non finirò mai di ringraziarvi.
Salve Luca e grazie di aver scritto. Ricordo perfettamente il tuo caso e sono veramente felice che tu abbia potuto riprendere la tua vita normalmente, camminando e lavorando senza problemi. Come ti dissi, il blocco della caviglia non è mai una soluzione ma un pretesto per non intervenire e risolvere veramente il problema. Ti ringrazio ancora della tua testimonianza e ti auguro ogni bene. Andrea Scala