La risposta alla paziente che dopo aver sofferto per tre anni per la frattura dell’astragalo è stata operata dal Dott. Andrea Scala
Testimonianza di una paziente su facebook
Mi chiamo Stella Marilena. Nel 2011 ho avuto un incidente stradale, ho riportato molte fratture al piede destro. In ospedale sono stata operata 3 volte in soli 10 giorni. Dopo 1 anno di travaglio, mi hanno detto che clinicamente ero guarita (ma non era cosi), per 3 anni non ho camminato più dal dolore. La fortuna più grande che mi potesse capitare, mi ha portato a conoscere il dott. Andrea Scala e grazie al suo intervento miracoloso, io sono rinata per la seconda volta. Con un innesto al l’astragalo é riuscito a darmi di nuovo la vita, la serenità, e la quotidianità di sempre. Grazie Dott. Andrea Scala da me e da tutta la mia famiglia.
Marilena Stella
La risposta del Dott. Andrea Scala
Gent. Sig.ra Marilena, è vero che con la frattura dell’astragalo non si cammina più e che non si vive più. La caviglia subisce un grave danno e viene deformata. La ringrazio per aver riportato la sua storia clinica e per le sue parole di apprezzamento nei miei riguardi. Lei ha avuto la determinazione di tornare a camminare. Congratulazioni!
Insieme siamo riusciti a portare a termine un’impresa difficile.Dott. Andrea Scala
salve dottore,ieri dopo una caduta ed essere andato al pronto soccorso mi hanno detto che il piede sinistro ha subito la frattura parcellare dell’astragalo,mi puo aiutare a capire meglio se sia piu o meno grave,grazie in anticipo
La frattura dell’astragalo va correttamente diagnosticata con risonanza magnetica o con tac.Ci vuole più di un mese per guarire e gli accertamenti vanno ripetuti dopo 3 o 6 mesi.
Grazie
Salve Dottore,
dopo un incidente stradale ho subito la lacerazione della capsula e esposizione della testa e del collo dell’astragalo dove si evidenzia frattura da impatto delle cartilagini e dell’osso subcondriale e frattura pluri frammentata del cuboide. durante l’intervento chirurgico hanno ridotto la lussazione, Il cuboide lo si stabilizza con filo di K. Stabilizzazione anche della scafo astragalica con filo di K. Al termine dell’intervento, ulteriore stabilizzazione dei metatarsi sul cuboide con filo di K. Oggi dopo quasi sei mesi dall’infortunio ho ritirato l’esito della risonanza magnetica e cito testualmente :Chiazze di edema spongioso verosimilmente algodistrofico interessano il settore anteriore dell’astragalo, del calcagno e del cuboide e con aspetti di disostosi da esiti di frattura sia dell’astragalo che del cuboide con una diffusa presa di segnale da edema del tessuti aliposo del seno del tarso.
Piccola raccolta fluida e aprezzabile a ridosso del versante esterno del cuboide e tessuto ipertrofico ed edamentosa senza evidenti in corrispondenti della doccia laterale al davanti del legamento peroneo-astragalico anteriore.
Ora Dottore , questo e quanto riportato in cartella clinica ritirata all’ospedale piu’ la risonanza fatta sei giorni fa. Anche se a me non risulta chiaro quanto scritto, credo che Lei possa trarne un risultato e darmi una risposta. Io come lavoro faccio l’autista di pullman gran turismo e spesso mi trovo su passi alpini con 60 persone a bordo, tra cui bambini. Ora Le chiedo visto l’esito della risonanza, quando potro’ tornare a fare il mio lavoro?
Il mio piede si e’ rinsaldato storto, cammino con una zoppia pronunciata e dopo tutto questo tempo e’ ancora dolorante.
In attesa di una Sua risposta, Le porgo cordiali saluti
Marco
Gent. Sig. Marco, grazie per aver scritto. Abbiamo esperienza di questa patologia della caviglia e del piede. Venga a trovarmi. Le visite si fanno privatamente presso la clinica ARS MEDICA in Roma (controlli dove è situata). Chiami il 3357662164 per un appuntamento e per una radiografia convenzionata (si faccia preparare dal suo medico l’impegnativa per: RXgrafia piede e caviglia dx e sin sotto carico). Saremo in grado di valutare di che cosa si tratta e che cosa si può fare. Cordiali saluti.
dott. Andrea Scala
Sono caduta e ho subito un importante frattura dell’ astrogalo. Sono stata ingessata ma ho letto che più volte la sola ingessatura non basta e che occorre l intervento. Io sono già stata operata 5anni fa per una frattura trimslleolsre con inserimento di placche e viti. Cosa mi consiglia?
Gentile signora l’intervento sull’astragalo è molto difficile e i risultati non sono esaltanti. Molti miei colleghi preferiscono fare una immobilizzazione in gesso e vedere come va con il tempo. Lei non mi dice tutto. Quando è accaduta la frattura? per quanto tempo ha portato il gesso? E’ stata fatta una TAC? Chiami il 3357662164 3 mi venga a trovare. Vediamo insieme che cosa è accaduto e che cosa occorre fare. Cordiali saluti.