La Protesi della Caviglia è un impianto meccanico che viene inserito nella caviglia. Va mantenuto in efficienza con grande consapevolezza da parte del paziente
Questo giovane uomo di 44 anni è stato operato di protesi di caviglia quattro anni fa. Sta ora in piedi sopra uno scalino, mentre fa sporgere il calcagno del piede operato, ben al di sotto del piano su cui si trova.
Il peso del corpo contribuisce a portare verso basso il calcagno. Il tendine d’Achille, i muscoli del polpaccio (tricipite della sura) e la parte posteriore del ginocchio vengono gradualmente stirati ed allungati.
Il paziente rimane tre minuti nella posizione di allungamento (stretching), poi si riposa per un minuto sul ripiano del gradino. Il paziente non deve oscillare su e giù e non si deve porre in punta di piedi.
Questo esercizio riabilitativo è molto importante per la protesi della caviglia, deve durare almeno venti o trenta minuti e andrebbe eseguito più volte al giorno. Soprattutto nel primo anno dell’impianto di protesi di caviglia.
In questo modo si mantiene l’escursione articolare e si aumenta la estensione del piede verso l’alto. Solo allungando il tendine d’Achille in questo modo si migliora la deambulazione e si può discendere correttamente dai gradini della scala. Il cosiddetto “potenziamento muscolare” è secondario e si pratica successivamente.