Il piede torto (che è più corretto chiamare piede torto congenito, in quanto si presenta fin alla nascita) è una malformazione del piede del neonato, che può avere forma più o meno grave. È causato da una deviazione degli assi anatomici delle ossa e delle articolazioni del piede con una conseguente modificazione dei normali punti di appoggio.
Nel mondo ne soffre circa un bambino ogni mille e si presenta maggiormente nei maschi. Nella metà dei casi, la malformazione si presenta su entrambi i piedi: in questi casi si parla di piede torto bilaterale.
Un piccolo paziente che soffre di questa patologia può presentare altri disturbi dell’apparato locomotore, come la displasia congenita dell’anca (di cui il piede torto è spia), la lussazione congenita del ginocchio o il torcicollo miogeno. Anche se sottoposto fin da subito a un trattamento correttivo e conservativo, il piede torto può tornare a presentarsi nel bambino fino ai 7 anni di età.
Esistono diverse tipologie di piede torto, il quale può essere:
- addotto
- varo
- equino
- supinato
- talo-valgo
- metatarso-addotto.
Esistono inoltre piedi che hanno un aspetto tozzo, corto, con profonde pieghe nella pianta del piede, tendenzialmente rigidi e con alluce corto: essi vengono definiti atipici. Questi piedi richiedono un maggior numeri di gessi per la correzione e hanno una maggiore tendenza a espellere i gessi stessi (sfilandoli a causa della loro forma arcuata), rispetto agli altri tipi di piedi.
La diagnosi del piede torto congenito
Il piede torto congenito può essere diagnosticato sin dalle prime settimane di gravidanza grazie ad una semplice ecografia. Grazie a questo esame si riuscirà anche a evidenziare il livello di gravità della deformazione; questa non dipende solo dal grado di torsione del piede verso l’interno, ma viene stabilita dal medico anche con una prova tattile (tramite manipolazione si verifica quanto è possibile correggere momentaneamente la posizione del piede con le mani). Si considerano, inoltre, altri aspetti quali la presenza di pieghe profonde della pelle, rigidità, ipertono spastico, cavismo, grado di curvatura del bordo laterale, possibilità (o meno) di percepire con il tocco il calcagno nel lato interno del tallone.
Le cause del piede torto congenito
Le cause di questa malformazione non sono del tutto certe, ma la componente ereditaria sembra giocare un ruolo importante. Infatti, se uno o entrambi i genitori avevano il piede torto congenito alla nascita, ci sono molte probabilità che anche il figlio presenti la stessa patologia.
Altra ipotesi accreditata è il sopraggiungere di un evento patologico nel periodo embrionale che abbia ostacolato il normale processo di formazione del piede del bambino. Tuttavia, nella maggior parte dei casi la causa è di tipo meccanico, ovvero legata al malposizionamento del feto all’interno dell’utero materno.
Le causa principali sono perciò riducibili a due filoni principali: quelle congenite e quelle meccaniche.
Il trattamento del piede torto nel bambino
Nel trattamento del piede torto dobbiamo tenere ben presente che la cultura medica è la chiave di successo per la guarigione. Difficilmente, infatti, viene compresa a pieno la complessità della deformazione fin da subito.
I case study forniti dalla letteratura medica fin dal 1900 ci permettono di affrontare la patologia con un progetto pre-operatorio totalmente personalizzato.
Effettuare una diagnosi tempestiva può essere di grande aiuto per cercare di definire fin da subito il miglior trattamento possibile. In questo modo il piede potrà essere modellato, scolpito e stabilizzato in posizione corretta e definitiva. Il piede, infatti, verrà ricostruito in modo che possa appoggiare la pianta al suolo in modo stabile e funzionale, peculiarità che mancano completamente al piede malato fino all’intervento.
Sicuramente, la problematica del piede torto congenito necessita di intervenire prima dell’età della deambulazione. Se trascurato o affrontato inadeguatamente, infatti, può essere totalmente invalidante per il futuro del bambino.
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Il Dott. Andrea Scala ha conseguito il suo diploma di Laurea in Medicina e Chirurgia presso la Università Cattolica del S. Cuore – Policlinico “A. Gemelli” di Roma con la discussione della tesi sperimentale, elaborata presso l’Istituto di Clinica Ortopedica diretta dal Prof. G.F. Fineschi, dal titolo: “Studio delle modificazioni cellulari indotte dai metalli di comune impiego in Chirurgia Ortopedica”, riportando il massimo dei voti. E’ specialista in Traumatologia e Ortopedia, specialista in Medicina dello Sport. Dal 1984 al 1988 è stato Assistente del Prof. Pisani nell’Ospedale di Alba (CN), il primo in Italia specializzato nella cura delle patologie della Caviglia e del Piede. Il Dott. Andrea Scala nel 1998 ha impiantato per primo la Protesi di Caviglia a Roma. Grazie ai numerosi anni di esperienza nel settore, alla formazione continua e alla pratica chirurgica effettuata in prestigiosi Centri Ospedalieri e Universitari italiani ed esteri, il Dott. Scala garantisce ai propri pazienti risultati eccellenti, ottenuti attraverso tecniche chirurgiche innovative, accurati studi sul singolo caso clinico e attuazione di terapie di ultima generazione per agevolare e accelerare la rigenerazione dei tessuti. I trattamenti per cui è specializzato sono:
Protesi caviglia
Piede paralitico
Malattia di Haglund
Alluce valgo
Legamenti della caviglia
Alluce rigido
Piede piatto
Neuroma di Morton
Il Dott. Scala è l’unico chirurgo ortopedico specialista italiano iscritto alla Società Francese di Chirurgia della caviglia e del piede. Svolge la propria attività professionale presso la Casa di Cura ARS MEDICA in Via Cesare Ferrero di Cambiano, 2900191 ROMA. Prenota una visita specialistica al numero +39 335 766 2164 o invia una mail all’indirizzo info@footsurgery.it.
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Buona sera ,Sono di Manduria (TA).Io sono nata con piede contorto congenito per una malformazione di posizione nel grembo materno Sono stata operata all’età di 3 anni ovviamente ora ho 72 anni ,fino a 5 anni fa nessun problema ora dovuto all artrosi e all età i dolori sono fortissimi e potrei anche non camminare più questo mi è stato diagnosticato,da un paio di anni faccio infiltrazioni al piede sinistro e messo plantare ,malgrado tutto ho sempre dolori non riuscendo a camminare .Io potri anche venire a Roma con la speranza di stare un po meglio.Grazie della sua attenzione e buona serata.