La protesi della caviglia ricostruisce l’articolazione. Nel piede valgo pronato occorre prima ricostruire l’arco mediale e correggere il calcagno valgo e poi impiantare la protesi. In tutti i casi di difetti di allineamento della gamba e del piede si deve prima fare la correzione e solo dopo la protesi.
Perché è importante correggere il piede pronato nei casi di artrosi della caviglia?
Il piede valgo pronato nell’adulto è un piede molto instabile perché cede molto verso l’interno, medialmente. Non si può fare l’impianto della protesi della caviglia nel piede valgo pronato senza aver provveduto alla correzione. La protesi della caviglia è un meccanismo molto delicato che non funziona nella instabilità. L’impianto della protesi della caviglia si deve effettuare solo in un piede ed una caviglia molto stabili.
Quali sono le conseguenze quando non si corregge il piede valgo pronato?
Nel piede valgo pronato instabile la protesi della caviglia diventa anch’essa instabile. Le componenti cedono verso l’interno e si usurano facilmente in breve tempo. Nella protesi che prevede il taglio del perone la correzione del piede valgo pronato è ancora più importante. La placca che si mette sul perone alla fine dell’intervento di protesi può non essere sufficiente a rendere stabile la protesi della caviglia. Si corre il rischio che il taglio del perone non si possa consolidare e la caviglia, insieme con tutta la protesi, cade verso l’interno.
La RXgrafia anteriore mostra il cedimento della protesi di caviglia nel piede valgo pronato instabile. Il piede e la caviglia sono crollati verso l’interno. A causa del cedimento la protesi della caviglia lavora fuori asse ed è in un rischio di precoce usura delle componenti.
La RXgrafia laterale mostra il cedimento della protesi di caviglia nel piede valgo pronato instabile. L’arco mediale del piede non è stato corretto, non è stato rialzato e non è stato sostenuto. Il piede e la caviglia cadono verso il suolo trascinando insieme tutta la protesi.
In che cosa consiste il piede valgo pronato?
Il piede valgo pronato non va confuso con il piede piatto. La forma del piede valgo pronato è caratteristica e consiste nella instabilità del cedimento dell’arco mediale arco mediale e nello spostamento laterale del calcagno (calcagno valgo).
Il classico piede piatto consiste nel contatto di tutta la superficie della pianta del piede al suolo. Il piede piatto è un piede molto stabile. L’impronta del piede valgo pronato al contrario mostra ancora che l’arco plantare non ha preso contatto con il suolo. Per questo è un piede molto instabile.
Quali sono le cause del piede valgo pronato?
I pazienti affetti da piede valgo pronato instabile hanno una debolezza della capsula articolare mediale e dei legamenti mediali della caviglia e del piede. Nelle persone che non soffrono per la pronazione Il legamento deltoideo e il legamento “spring” sono molto robusti e molto resistenti.
Nel piede valgo pronato questi legamenti normalmente sono più lassi e non garantiscono il sostegno dell’arco del piede.
“SPRING LIGAMENT” è il termine inglese per definire il legamento fibro-elastico che collega il margine anteriore del “sustentaculum tali” del calcagno alla superficie plantare dell’osso scafoide tarsale (o navicolare).
Il quadro patologico del piede valgo pronato instabile viene aggravato dalla concomitante TENOSINOVITE DEL TENDINE DEL TIBIALE POSTERIORE che contribuisce a causare il cedimento dell’arco del piede verso il suolo.
Che cosa comporta il piede valgo pronato?
L’assetto delle articolazioni del piede in fase di carico è completamente alterato. Mentre l’astragalo cede internamente verso il suolo, il calcagno accompagna la caduta coricandosi anch’esso verso l’interno. In questo modo la grande tuberosità del calcagno viene deviata in valgo. Il punto di inserzione del tendine di Achille, che normalmente è all’interno del piede si sposta verso l’esterno. La tensione del tendine di Achille contribuisce a mantenere e anche ad aumentare la patologica deviazione in valgo del calcagno. L’alterazione scheletrica comporta il consumo anomalo della cartilagine articolare tra calcagno e astragalo. L’artrosi precoce causa la comparsa di dolori, aggravati dallo stiramento progressivo del tendine del tibiale posteriore che può arrivare fino alla rottura.
Come si corregge il piede valgo pronato?
Va ricordato che il dott. Andrea Scala è l’unico ortopedico di Roma è stato assistente ospedaliero del Prof. Pisani presso l’Ospedale di Alba ha appreso tutte le metodiche cliniche e le tecniche chirurgiche del primo centro di chirurgia del piede d’Italia.
Il Prof. Giacomo Pisani scrive nel suo manuale a pagina 218, a proposito del trattamento chirurgico del piede valgo pronato: “Gesti chirurgici elettivi sono l’osteotomia del calcagno, la stabilizzazione mediale del tarso e l’allungamento del tendine d’Achille”. Quella suggerita dal Prof. Giacomo Pisani è esattamente l’operazione eseguita dal dott. Andrea Scala.
Le figura mostra la RXgrafia anteriore del piede valgo pronato. Si vede molto bene il calcagno deviato in valgo e il cedimento mediale dell’astragalo. Dopo l’intervento di artrodesi della astragalo-calcaneale e la ricostruzione del compartimento interno si vede che il calcagno e il piede sono in asse con la gamba.
Le figura mostra la RXgrafia laterale del piede valgo pronato. Si vede molto bene il cedimento dell’arco del piede. Dopo l’intervento di artrodesi della astragalo-calcaneale e la ricostruzione del compartimento interno si vede la ricostruzione dell’arco del piede.
Contatta Il Dott. Andrea Scala
Il Dott. Andrea Scala ha conseguito il suo diploma di Laurea in Medicina e Chirurgia presso la Università Cattolica del S. Cuore – Policlinico “A. Gemelli” di Roma con la discussione della tesi sperimentale, elaborata presso l’Istituto di Clinica Ortopedica diretta dal Prof. G.F. Fineschi, dal titolo: “Studio delle modificazioni cellulari indotte dai metalli di comune impiego in Chirurgia Ortopedica”, riportando il massimo dei voti. E’ specialista in Traumatologia e Ortopedia, specialista in Medicina dello Sport. Dal 1984 al 1988 è stato Assistente del Prof. Pisani nell’Ospedale di Alba (CN), il primo in Italia specializzato nella cura delle patologie della Caviglia e del Piede. Il Dott. Andrea Scala nel 1998 ha impiantato per primo la Protesi di Caviglia a Roma. Grazie ai numerosi anni di esperienza nel settore, alla formazione continua e alla pratica chirurgica effettuata in prestigiosi Centri Ospedalieri e Universitari italiani ed esteri, il Dott. Andrea Scala garantisce ai propri pazienti risultati eccellenti, ottenuti attraverso tecniche chirurgiche innovative, accurati studi sul singolo caso clinico e attuazione di terapie di ultima generazione per agevolare e accelerare la rigenerazione dei tessuti. I trattamenti per cui è specializzato sono:
Protesi caviglia
Piede paralitico
Malattia di Haglund
Alluce valgo
Legamenti della caviglia
Alluce rigido
Piede piatto
Neuroma di Morton
Il Dott. Andrea Scala è l’unico chirurgo ortopedico specialista italiano iscritto alla Società Francese di Chirurgia della caviglia e del piede. Svolge la propria attività professionale presso la Casa di Cura ARS MEDICA in Via Cesare Ferrero di Cambiano, 2900191 ROMA. Prenota una visita specialistica al numero +39 335 766 2164 o invia una mail all’indirizzo info@footsurgery.it.