I legamenti sono un insieme di strutture fibrose che collegano tra di loro diverse parti del corpo umano, soprattutto una parte dello stesso osso oppure tra ossa differenti. Da non confondere con i tendini, i legamenti sono strutture molto resistenti ma purtroppo allo stesso tempo anche poco elastiche. Questo significa quindi che, se molto sollecitate o sforzate, possono finire anche con una rottura.
In particolar modo, a subire la rottura dei legamenti, può essere la caviglia una delle articolazioni più sollecitate in caso di ripetuta attività sportiva, punto di congiunzione tra le estremità distali di tibia e perone e la porzione superiore dell’astragalo. Una rottura in questi casi può causare forti gonfiori, dolori ed un rallentamento oppure un cambio repentino delle abitudini quotidiane.
Si tratta di un’operazione di cui non si parla spesso, ma che invece riscuote notevole successo in tutti quei soggetti che hanno subito la rottura dei legamenti in questa fragile e particolare posizione del corpo.
Legamenti alla caviglia: cosa sono e cosa servono
I legamenti, come dicevamo, sono formati da fibre di collagene ed aiutano il nostro corpo ad evitare che certi movimenti estremi danneggino certe strutture e, quindi, si potrebbe dire che per noi rivestono un ruolo stabilizzante e fondamentale. La loro resistenza, per via della loro conformazione, è davvero altissima mentre l’elasticità, invece, non è certo la loro dote migliore visto che frequenti sollecitazioni finiscono con il danneggiarli.
Quando parliamo di legamenti della caviglia, quindi, si fa riferimento a quelle parti di tessuto fibroso che uniscono le estremità distali di tibia e perone alle ossa del tarso. Parti che sono in grado di mantenere la stabilità del corpo e dei movimenti, impedendo il più possibile alla caviglia di danneggiarsi o andare incontro a situazioni come una distorsione o una rottura.
Di questi ne esistono di due tipi: i legamenti mediali e i legamenti laterali. I primi, si trovano sul lato interno della caviglia e sono quattro in tutto; mentre i secondi, invece, si trovano sulla parte esterna della caviglia e sono tre. I legamenti hanno origini differenti ma un unico scopo: ovvero quello di dare stabilità alla caviglia in tutti i suoi movimenti ed evitare che questi provochino danni e lesioni a queste zone sensibili.
Cosa fare quando si è di fronte alla rottura dei legamenti della caviglia
Quando troppo sollecitati o di fronte a movimenti bruschi ed improvvisi, i legamenti della caviglia possono finire col rompersi. Si passa da piccoli stiramenti, strappi, fino alla rottura che può essere classificata in lesioni differenti in base alla gravità. Ecco quindi che si va dalle più lievi fino a quelle più gravi, in cui la rottura del legamento è pressoché totale. Quando la lesione è così importante che causa instabilità articolare ed è associata a frequenti distorsioni recidivanti allora il soggetto necessita di un intervento chirurgico. Una soluzione che può risolvere la situazione e permettergli di tornare alla vita quotidiana al più presto, ma anche all’attività sportiva, nel caso in cui lo sport sia una pratica fondamentale nella sua vita.
La decisione ovviamente va presa solo ed esclusivamente insieme ad uno specialista che valuterà caso per caso, dopo una serie di approfondimenti medici, come affrontare questa delicata situazione.
Vuoi saperne di più? In quest’articolo si delineano le problematiche e le soluzioni riguardo ai legamenti della caviglia.
Rottura legamenti della caviglia: quando operare è necessario per vivere bene
Operare un paziente che soffre di rottura dei legamenti è necessario quando si è di fronte ad un’instabilità articolare e quando il soggetto presenta distorsioni recidivanti, anche a causa attività fisica continua.
L’operazione in questi casi è consigliata dagli specialisti perché può cambiare davvero la vita ed aiutare il paziente a ritrovare la propria armonia, anche in tutti quei movimenti quotidiani che aveva abbandonato per il troppo dolore o per evitare di peggiorare la situazione.
L’intervento chirurgico di riparazione dei legamenti laterali, in particolare, è indicato in pazienti di tutte le età che potranno godere di un buon ritorno ai livelli precedenti a lesioni o distorsioni.
Il dottor Scala con questa operazione è in grado di ristabilire l’anatomia dei legamenti consentendo un’alta percentuale di successo e tempi di recupero brevi. Questo vuol dire un ritorno alle attività sportive e quotidiane senza più sofferenze e dolori.
Dopo l’operazione ai legamenti della caviglia: cosa fare
Una volta che l’intervento è stato realizzato con successo, il paziente dovrà portare un gesso per circa un mese. Un tempo necessario per garantire il ripristino dei tendini e l’esatto riposizionamento degli stessi.
In seguito poi, quando il medico stabilirà che è giunto il momento di togliere tutta l’ingessatura, allora il paziente potrà iniziare a sdeambulare con l’ausilio delle stampelle.
In questo periodo si potranno già notare i primi miglioramenti e prendere confidenza con movimenti nuovi.
La ripresa della attività sportiva dovrà essere sempre seguita e supervisionata da uno specialista ed essere svolta in maniera graduale e, quindi, senza esagerazioni e troppi sforzi per evitare di commettere movimenti bruschi ed improvvisi.
Il dottor Scala è uno dei maggiori specialisti nel campo e, in caso di dubbi o domande, potrà aiutarti a prendere la decisione migliore per la tua salute. Vuoi prendere un appuntamento? Qui trovi tutti i suoi contatti.
Contatta Il Dott. Scala
Il Dott. Andrea Scala ha conseguito il suo diploma di Laurea in Medicina e Chirurgia presso la Università Cattolica del S. Cuore – Policlinico “A. Gemelli” di Roma con la discussione della tesi sperimentale, elaborata presso l’Istituto di Clinica Ortopedica diretta dal Prof. G.F. Fineschi, dal titolo: “Studio delle modificazioni cellulari indotte dai metalli di comune impiego in Chirurgia Ortopedica”, riportando il massimo dei voti. E’ specialista in Traumatologia e Ortopedia, specialista in Medicina dello Sport. Dal 1984 al 1988 è stato Assistente del Prof. Pisani nell’Ospedale di Alba (CN), il primo in Italia specializzato nella cura delle patologie della Caviglia e del Piede. Il Dott. Andrea Scala nel 1998 ha impiantato per primo la Protesi di Caviglia a Roma. Grazie ai numerosi anni di esperienza nel settore, alla formazione continua e alla pratica chirurgica effettuata in prestigiosi Centri Ospedalieri e Universitari italiani ed esteri, il Dott. Scala garantisce ai propri pazienti risultati eccellenti, ottenuti attraverso tecniche chirurgiche innovative, accurati studi sul singolo caso clinico e attuazione di terapie di ultima generazione per agevolare e accelerare la rigenerazione dei tessuti. I trattamenti per cui è specializzato sono:
Protesi caviglia
Piede paralitico
Malattia di Haglund
Alluce valgo
Legamenti della caviglia
Alluce rigido
Piede piatto
Neuroma di Morton
Il Dott. Scala è l’unico chirurgo ortopedico specialista italiano iscritto alla Società Francese di Chirurgia della caviglia e del piede. Svolge la propria attività professionale presso la Casa di Cura ARS MEDICA in Via Cesare Ferrero di Cambiano, 2900191 ROMA. Prenota una visita specialistica al numero +39 335 766 2164 o invia una mail all’indirizzo info@footsurgery.it.